Centro di studi e piani economici
Ricerche
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Progetto Quadro
 
 
La costruzione di un quadro contabile di riferimento per la programmazione socio-economica nazionale
 
   



Questa ricerca fu posta in essere nel 1971, sotto il coordinamento e la direzione del Centro di studi e pani economici, ed in particolare del suo direttore (prof. Franco Archibugi), nel quadro degli studi preparatori per la elaborazione di quello che avrebbe dovuto essere il 2° Piano di sviluppo socio-economico del Paese (1971-1975), che non vide mai la luce e rimase nei cassetti del Ministero competente (Il ministero del Bilancio e della Programmazione economica), e del suo istituto di studi (l’ISPE).

Questa ricerca rappresentava un tentativo di applicazione in Italia della metodologia di pianificazione per la quale si batteva in quell’epoca Ragnar Frisch (primo Premio Nobel per l’economia, insieme a Jan Tinbergen nel 1969), e ispiratore delle politiche per la pianificazione, sia del Governo norvegese, che delle Nazioni Unite e di molti altri governi di paesi in via di sviluppo. Ragnar Frisch (già fondatore della Econometric Society) si era fatto strenuo sostenitore in quel tempo di un rinnovamento radicale degli studi di economia e di econometria, rinnovamento rappresentato da quello che egli chiamava un “approccio programmatico” (programming approach) e dall’uso come strumento di valutazione e decisione politica, - attraverso una intensa collaborazione tra analisti pianificatori e responsabili politici, - di un “Quadro contabile di pianificazione” (Accounting Plan Frame) . Egli configurò tale Quadro in un sistema di modelli decisionali, alla scala nazionale, che egli chiamava il “channel model di Oslo”, che si basava su una netta distinzione fra il momento della scelta (selection problem) e quello della attuazione (implementation problem); proprio per contrastare grandi confusioni che anche alla sua epoca si facevano, nell’ambito stesso dei fautori della pianificazione, fra l’uno o l’altro momento. [Si cerchi la documentazione sugli scritti di Frisch in proposito nel settore di questo sito del Centro dedicato al SISP (Sistema informativo sulla Scienza della Pianificazione, in particolare nella collana di reprints – a cura del Centro - di opere fondamentali della Planologia: Reprints della Planologia].

La ricerca “Progetto Quadro”, inoltre, rappresentava anche un tentativo di dare contenuti contabili a quell’insieme di idee ed indirizzi per un rinnovamento della società italiana che era rappresentato dal “Progetto 80 (vedi)”. Essa pertanto era concepito come una continuazione del Progetto 80, nel momento in cui il processo di piani dovesse disporre di strumenti efficaci di valutazione delle preferenze, delle scelte e delle decisioni di politica economica da assumersi alla scala nazionale.

Dal punto di vista operativo il Progetto Quadro fu organizzato in una serie di Gruppi di studio, (39 gruppi in totale) il cui campo di ricerca fu definito in funziona della metodologia unitaria seguita. Così tali gruppi si articolarono in sei principali campi di ricerca. E i risultati della ricerca furono oggetto di altrettanti gruppi di Rapporti (vedi lista).

L’articolazione dei campi è stata coerente con il processo coordinato della ricerca.

Il primo campo include i “Rapporti generali”. Fra questi: il rapporto metodologico e orientativo dell’intera ricerca (da parte del coordinatore prof. Franco Archibugi). Questo rapporto – come si è detto - può considerarsi come “travasato” nella pubblicazione recentemente aggiornata. “Un Quadro contabile per la programmazione etc.”. Inoltre il campo include anche il Rapporto sulla struttura di programma del Progetto Quadro, sulla quale si è cercato successivamente di articolare le ulteriori ricerche settoriali, specialmente quelle sui bisogni finali della popolazione. Infime si è cercato di dare una occhiata ai conti socio-economici dell’Italia, se classificati secondo la nuova “struttura di programma” del progetto Quadro.

Il secondo campo di ricerche è stato quello finalizzato a valutare quali standard e indicatori fossero da adottare in 16 settori di impiego finale delle risorse, corrispondenti ai settori della strutturazione di programma del Progetto Quadro e dalle cui “politiche”si è cercato di trarre obiettivi e vincoli.

Un terzo campo di ricerche ha riguardato le ricerche demografiche: previsioni di crescita, valutazione dei desiderabili “tassi di attività”, fissazione di obiettivi migratori all’interno del paese.

Un quarto campo di ricerche è stato quello relativo a 7 settori di impiego finale delle risorse (consumi privati e consumi pubblici).

E un quinto campo di ricerche riguardava la strumentazione input output per transitare da settori di impiego finale strutturati secondo obiettivi di piano, alla attività dei settori intermedia di produzione.

Infine un sesto campo di ricerche era dedicato alla quantificazione dei flussi finanziari e ai meccanismi istituzionali a loro sottesi.

Si veda la lista dei Rapporti che furono pubblicati dal Centro per conto del Ministero del Bilancio e della Programmazione economica e dell’ISPE.


   
   
   
 
         




       
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