Il rapporto costituisce il risultato finale del progetto di ricerca Matek sulla "costruzione delle matrici tecnologiche intersettoriale", finanziato dal Consiglio Nazionale delle Ricerche.
Il rapporto inquadra una ampia rassegna degli studi di settore, inerenti il cambiamento tecnologico e l'analisi input-output, già realizzati in Italia e all'estero nell’insieme della ricerca che il Centro Piani è stato protagonista, per una nuova modellistica econometria finalizzata alla programmazione economica.
Pertanto la ricerca si articola in tre parti:
Dopo un primo capitolo introduttivo nel quale si discute appunto lo sforzo di utilizzare i modelli econometrici a fini di programmazione, che caratterizza in modo specifico la ricerca, in un secondo capitolo viene illustrata la proposta di un “sistema di modelli” per la programmazione, che costituisce uno dei contributi più specifici che il Centro ha dato nel campo della metodologia econometrica finalizzata alla programmazione (viene qui ripreso un noto paper presentato dal Prof. Archibugi ad un Seminario delle Nazioni Unite a Mosca-Urss del 1974). Nel “sistema di modelli” proposto dal Centro Piani, le tradizionali Tavole leontieviane input-output, svolgono un ruolo centrale, ma in un contesto molto ricco di altri modelli, che ne accentuano, le potenzialità di utilizzazione a fini di programmazione.
Un terzo capitolo approfondisce la metodologia ed epistemologia alla base dell’ “approccio programmatico” (programming approach, come lo chiamava Ragnar Frisch, che ne fu uno dei primi teorizzatori), approccio che costituisce la base di quel sistema di modelli, nel quale – come detto – le matrici leonteviane input output svolgono un ruolo centrale.
Infine in un capitolo quarto si fa una rassegna critica della letteratura più recente sulla valutazione dei coefficienti tecnici delle matrici leonteviane, alla luce dell’uso di dette matrici finalizzate alla programmazione. Il quarto capitolo rappresenta una sorta di “aggiornamento dei metodi” sulla costruzione delle matrici tecnologiche.
La rassegna del quarto capitolo è articolata secondo il seguente sviluppo:
- dopo un primo paragrafo che espone un quadro generale degli aspetti metodologici esaminati,
- un secondo paragrafo è dedicato ad una reimpostazione dei difficili rapporti tra la realtà del cambiamento tecnologico ed i metodi dell'analisi economica in una prospettiva storica.
- nel terzo paragrafo si affronta la tematica più specifica della previsione dei coefficienti tecnici del modello input-output, concludendo che, invece di estrapolare i coefficienti tecnici da una tavola input-output elaborata per il passato, è opportuno procedere alla costruzione di una matrice dei coefficienti tecnici totalmente nuova, basandosi su informazioni dirette di natura tecnico-ingegneristica.
- nel quarto paragrafo vengono introdotte alcune definizioni mutuate dagli economisti del cambiamento tecnologico, con le quali si precisano i contorni e le implicazioni economiche del fenomeno.
- il quinto paragrafo è dedicato alla descrizione di una recente formulazione dello schema input-output, dovuta al suo fondatore Wassily Leontief, particolarmente adatta all'analisi del cambiamento tecnologico.
- i paragrafi sesto e settimo passano in rassegna i recenti sviluppi dell'analisi del cambiamento tecnologico, per mettere in luce le caratteristiche e i possibili metodi di previsione dei mutamenti strutturali nel medio (5-10 anni) e nel lunghissimo (20-30 anni) periodo.
- l’ottavo paragrafo è dedicato all'analisi di un metodo di proiezione di scenari tecnologici basato sul modello input-output, recentemente messo a punto dagli esperti dell'Office of Technology Assessment statunitense, e che presenta alcuni aspetti originali.
- nel nono paragrafo viene descritta la struttura di un modello input-output in quantità fisiche, basato sulla definizione di una matrice tecnologica in cui le alternative tecnologiche coesistono sotto forma di produzioni tipiche di periodi diversi. Tale modello viene proposto per la simulazione degli impatti del cambiamento tecnologico, poichè con esso è possibile prevedere il fabbisogno di risorse globalmente attivato dalla domanda di diverse “generazioni” tecnologiche di prodotti.
- considerato che nella matrice tecnologica la valutazione prospettica dei coefficienti di input e di output, per essere praticabile, deve essere ristretta ad un insieme coerente o "famiglia" di innovazioni, nel decimo paragrafo viene descritto un modello di diffusione interindustriale in grado di prevedere le traiettorie evolutive di famiglie di innovazioni, da utilizzare a supporto della costruzione della matrice tecnologica.
- l'undicesimo e il dodicesimo paragrafo sono dedicati alla formulazione duale delle equazioni input-output, il cosiddetto modello dei prezzi, e all'uso che di tale modello fanno il team di W. Leontief alla New York University e Ann Carter a Boston. Il modello è utile per quantificare il beneficio economico proveniente dall'adozione di una innovazione, e prevedere come di tale beneficio si appropriano le aziende dei diversi settori produttivi, sotto forma di aumentati margini di profitto, oppure i consumatori finali, sotto forma di riduzioni di prezzo.
il tredicesimo paragrafo contiene infine la descrizione di un quadro coerente di modelli e basi di dati che emerge dalla rassegna metodologica sul cambiamento tecnologico e l'analisi input-output, e che, se realizzato con riferimento all'economia italiana, può costituire un utile strumento di analisi delle politiche tecnologiche e dei mutamenti di lungo periodo.
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